ENRICA PASSONI

vive e lavora a Monza.

Attraverso tele a olio, carta e matita, collage, fotografia, materiali di recupero (legno,fil di ferro, scatole di cartone), dà vita e restituisce vita alla mancanza di

condivisione, di intimità che lei sente nella realtà contemporanea e nella sua vita.

Figure senza visi né corpi, figure senza sguardi che illuminano o oscurano un volto,contorni umani, risolti con pochi e definiti tratti, che delineano una mancanza.

A gruppi, a coppie o sole queste figure appaiono come una proposta di relazione con il mondo, sia quello esterno che intrapsichico.

Dalle sue opere non percepiamo un pessimismo senza via di uscita, ma una tristezza fiduciosa di ciò che potrebbe essere e di ciò che dovrebbe essere.

L'artista e l'opera come creatori di un mondo possibile, speranza e apertura fanno riferimento a quelle terre amiche così difficili da esplorare, raggiungibili solo

attraverso l'essenzialità nella vita e nel segno artistico.

ENRICA PASSONI
lives and works in Monza.

By using oil canvas, paper and pencil, collage, photographs, recycled materials (pieces of wood, wire hanger, paper boxes etc) she gives back life to the lack of

sharing and intimacy she herself experiences in contemporary reality and in her own life.

Faceless and bodiless figures, faces with no eyes to enlighten the face nor to darken it, human outlines defined by few decisive lines, through which a sense of

lack takes shape.

In groups, in pairs, or alone, these figures seem to present themselves as a proposal of relationship with the world, both the external and the intrapsychic one.

From her works, we don’t perceive a pessimism with a no way out. Instead, a sense of faithful sadness is conveyed, which maintains hope while looking at what

could and should be.

The artist and his work become therefore creators of a possible world. Hope and openness refer to those lands, friendly and still so hard to reach, which can be

grasped only through essentiality, both in life and in the artistic trait.